Prima squadra

Palle inattive: con Baldini fattore vincente e non un rischio

L'unione sta facendo la forza anche sotto questo punto di vista

24.10.2024 00:01

A CURA DI MATTEO SBORGIA 

Il primo merito che va ascritto a Silvio Baldini da quando siede sulla panchina del Pescara è indubbiamente quello di aver creato un gruppo squadra forte e affiatato. Parte tutto da qui, senza tale componente non ci sarebbe nulla. Brosco e compagni si aiutano l'uno con l'altro. Non conta il singolo, l'individualità ma bensì la collettività. Concetti che sembrano banali, ma che banali non sono. E i risultati si vedono. I biancazzurri hanno una difesa di ferro. In C di solito vince i campionati chi subisce meno. Gli adriatici sanno soffrire perchè lo fanno in maniera corale. Ed è questo il vero valore aggiunto che traspare quando si ragiona in questo modo. I benefici di questo modus operandi sono molteplici. In questo pezzo analizzeremo le palle inattive. Da questa analisi approfondita si evincerà  come, per il Pescara di Baldini, le  stesse siano diventate un fattore determinante che si sfrutta al massimo e ciò ha portato punti, molti punti finora. Ma non solo: il Delfino sta dimostrando di non temerle più neanche quando tali situazioni sono a suo sfavore. Ma andiamo con ordine. Da illo tempore punizioni e calci d'angolo, chiamate comunemente palle inattive erano un vero proprio punto debole per gli abruzzesi: situazioni dunque mediante le quali si subivano goal e che non si riuscivano mai a sfruttare a dovere quando capitavano a proprio favore. Tale caratteristica ha riguardato in pratica tutti gli allenatori che si sono  susseguiti nel corso degli anni sulla panchina biancazzurra. Nessuno escluso. Questo discorso vale per tutti predecessori del trainer di Massa, pechè con lui le cose sono cambiate. Ora il Pescara difende di  e da squadra con attenzione e concentrazione, dunque quando si presentano tali circostanze, le si affrontano senza paura a tal punto che le stesse finora non si sono mai tramutate con un pericolo costante  per il Delfino, cosa che invece erano prima. Calci d'angolo e punizioni, infatti, ora si leggono e percepiscono meglio, ergo si sono tramutate da fattore di rischio concreto e ricorrente in un  elemento di merito allo stesso modo. Questo perchè, se è vero che il Pescara finora non subisca più reti mediante queste situazioni, è altrettanto lapalissiana l'efficacia maniacale con cui i biancazzurri capitalizzano  al massimo le stesse, trasformandole in reti che fino a questo momento hanno portato ben 12 punti che sono il frutto di ben 4 vittorie. Ma andiamo con ordine. Un calcio d'angolo battuto sul finire della contesa magistralmente da Moruzzi ha prodotto l'autorete (decisiva ai fini del risultato) di Pacciardi della Pianese, senza la quale il Pescara non avrebbe vinto 2-1 contro i toscani. Ma non finisce qui. Contro il Carpi all'80esimo capitan Brosco ha realizzato la rete della vittoria sfruttando al meglio una punizione ben battuta da Squizzato. A Chiavari, un angolo ben battuto da Meazzi ha permesso al Pescara di violare il campo dell'Entella(storia ormai di quasi un mese fa)  grazie a un colpo di testa imperioso di Luca Valzania. . Per tornare a tempi recentissimi, come non citare l'ultima vittoria esterna dei biancazzurri che venerdì scorso hanno espugnato il campo della Spal proprio grazie a un'altra palla inattiva: calcio d'angolo di Ferraris e colpo di testa ancora di capitan Riccardo Brosco che al 75esimo  è riuscito a depositare la palla nel sacco anticipando peraltro anche il portiere degli estensi. Questi che abbiamo snocciolato sono prima di tutto datti che costituiscono fatti, numeri e non chiacchiere. Dunque è proprio il caso di dirlo: le palle inattive con Silvio Baldini in panca sono un fattore determinante, anzi vincente ma non di certo un rischio. Chiaramente per arrivare a conseguire questi risultati occorrono meticolosità, impegno, dedizione, cura e attenzione in entrambe le fasi. Tutte prerogative che il Pescara grazie in primis al suo allenatore sta dimostrando di avere. Ergo, chapeau. Ora però vietato fermarsi, continuare così è l'imperativo categorico. 

FOTO MUCCIANTE 

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