Una prova di forza
Crotone sbancata con una prova maiuscola
Adesso guai ad esaltarsi, ma la vittoria di Crotone è stata una vera prova di forza per un Pescara che era reduce da uno score non positivo in avvio di girone di ritorno e di anno solare. Vince e convince allo Scida il gruppo di Pillon, che ha ritorvato la compattezza e gli sprazzi di bel calcio, soprattutto in ripartenza, che avevamo visto nel girone d'andata benchè con un altro assetto tattico. Migliora l'intesa delle punte e migliora Marras nella versione da trequartista (utile anche in fase non possesso per schermare il paly avversario, nella circostanza Benali) ma c'è ancora tanto da fare. E sono proprio i margini di miglioramento in tal senso a rendere speranzosi i tifosi pescaresi di poter giocarsi fino alla fine le proprie chance promozione, tanto più che Brescia a parte nessuna squadra sembra poter spiccare il volo.
Bene, anzi benissimo la difesa: i senatori Scognamiglio e Campagnaro sono stati una vera diga ed i terzini hanno dato le giuste coperture e sostenuto la manovra con raziocinio senza togliere equilibrio alla squadra. Con l'innesto di Gravillon ed il passaggio al 5-3-2, poi, si è blindato un risultato che a Crotone sostengono essere bugiardo per le sviste arbitrali. Detto per inciso: le lamentele ci stanno, ma errori pro e contro a nostro parere si bilanciano alla lunga. Il Pescara non ha vinto a Crotone per il rigore non dato a Spolli, ha avuto vita meno difficile certamente ma affermare il contrario sarebbe sminuire una prova maiuscola della truppa di Pillon. A partire da quella dei centrocampisti, con Crecco che ha garantito fisicità e copertura alla regia attenta di Brugman e al dinamismo di Memushaj.
E' piaciuto, insomma, il Pescara versione camaleonte, che può alternare 3 moduli (4-3-3, 4-3-1-2 e 5-3-2) con profitto. Bravo Pillon nelle scelte (a differenza di altre volte), sia iniziali sia a partita in corso. Adesso con il PAdova la prova del nove, inizio di un mini ciclo di ferro che vedrà i biancazzurri sisputare 3 gare in 8 giorni (sabato 23 febbraio alle ore 15 col Padova in casa, martedì 26 alle ore 18 a Benevento e domenica 3 marzo alle ore 15, di nuovo all’Adriatico, contro lo Spezia). Dopo queste gare si capirà molto sulle prospettive del Delfino: Pillon ha detto che a salvezza quasi raggiunta si può (finalmente) pensare ad altri obiettivi. Maschera gettata, adesso si può davvero iniziare a pensare in grande...
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