Ferraris
Prima squadra

Il Delfino viaggia in... Ferrari(s)!

21.09.2024 09:03

E se fosse Andrea Ferraris la mossa a sorpresa anti-Perugia? Contro il Perugia lui o Vergani sarà una delle novità di formazione, l'altra sarà in difesa. Pippo Pellacani giovedì ha chiuso anzitempo la seduta di allenamento per un risentimento al flessore e verrà valutato nei prossimi 2 giorni, ma in questi casi l'idea è sempre quella di non rischiare di aggravare la situazione, tanto più che Erasmo Mulè scalpita ed è pronto ad esordire da titolare dopo lo scampolo finale disputato contro la Pianese quando ha sostituito Brosco. In mediana resiste il ballottaggio Lonardi-Squizzato, che sarà sciolto in extremis. L'uomo del momento però è proprio Ferraris  e l'ipotesi di vederlo in campo non è affatto peregrina, anche se in linea di principio sugli esterni non ci dovrebbero essere variazioni di interpreti al calcio d'inizio, aspettando che il minutaggio di Merola cresca gradualmente per farlo arrivare al top della forma, e al centro del tridente il rientrante Vergani, unica vera prima punta di ruolo in organico, dovrebbe riprendersi la casacca da titolare. Ma lo stato di forma e, soprattutto, i numeri dell'ex Monza, primo acquisto estivo del Pescara su intuizione di Daniele Delli Carri, che all'epoca non si era ancora dimesso, rendono il lancio di Ferraris un'opzione concreta. Come si può tenere ancora fuori il capocannoniere della squadra (e di tutto il Girone B, insieme al perugino Montevago, ad Antenucci e a Cianci), l'uomo in grado di portare con i suoi 3 gol, tutti segnati da subentrante, ben 7 dei 10 punti del Delfino in classifica? E, aspetto per nulla trascurabile, Ferraris ha un rapporto reti/minuti in campo impressionante: ha giocato appena 94 minuti in 3 partite, il che significa che in pratica va in gol ogni 31 giri di orologio. Nel post Pianese, facendo staffetta in sala stampa, mister Baldini ha abbracciato il nuovo gioiellino del Pescara e tra il serio ed il faceto ha detto ai cronisti presenti: “Entra e segna, fino a quando farà così non ha senso farlo giocare dall'inizio”. E giù una risata, anche da parte dello stesso Ferraris che non ha fretta e che come una spugna cerca di assorbire ogni suggerimento del suo tecnico. Sa che il tempo è dalla sua parte e che continuando così si prenderà di sicuro un posto nell'undici base, ma adesso è un po' l'Altafini della Generazione Z, la punta che parte dalla panca e risolve, anche se il mitico Josè si ritagliò questo ruolo a fine carriera mentre il giovane Andrea è solo all'inizio del suo primo anno tra i professionisti e gli sta bene questa etichetta di “Uomo della Provvidenza”. Baldini ha detto di vedere bene Ferraris addirittura da mezzala, ma finora lo ha impiegato da esterno, su ambo le corsie, o da punta centrale. Lui ha risposto facendosi trovare puntualissimo all'appuntamento con il gol, dimostrando di avere un fiuto alla Pippo Inzaghi, sempre al posto giusto e nel momento giusto. Da prima punta ha iniziato nei Pulcini della Juventus e non ha mai dimenticato come si fa gol, nemmeno quando ha cambiato ruolo nelle giovanili di Milan e Monza (trequartista, sua posizione preferita ma non contemplata nel modulo del Delfino, o ala, a destra oppure a sinistra), come testimoniano le 34 reti in due stagioni con la Primavera brianzola. E proprio con il Monza, in casa della Juve, mister Raffaele Palladino lo ha fatto esordire in quella serie A dove Andrea sogna di tornare presto. Prima però deve ritagliarsi un ruolo da protagonista nel Pescara e nella settimana da 3 partite verrà lanciato titolare più volte, come terminale offensivo centrale o come ala per far tirare il fiato a Bentivegna o, più probabilmente, a Cangiano. 

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