L'ex Paolucci a PS24:" Mi sarebbe piaciuto essere allenato da Zeman. Sul Pescara, l'Entella e la partita.."
Parla in ESCLUSIVA a Pescarasport24 l'ex capitano dell'Entella che è cresciuto nel Pescara
Classe ‘86, play classico, abruzzese(di Tollo), Andrea Paolucci è nato dal punto di vista calcistico nel Pescara. Dopo aver fatto tutta la trafila con il settore giovanile degli adriatici, nel 2005-2006, ha modo di collezionare 3 presenze in B in prima squadra allenata da Maurizio Sarri. Poi la cessione alla Fiorentina e tanto girovagare in prestito. Dal 2018 al 2023 gioca nella Virtus Entella di cui ben presto diviene capitano nonchè punto di riferimento insindacabile. Professionista esemplare, dotato di grande diplomazia. A fine stagione, dopo aver messo insieme in 5 anni 171 presenze impreziosite da 5 goal, decide di firmare con l’ambiziosa Luparense, club di D. In occasione di Virtus Entella - Pescara, match in programma sabato pomeriggio al Comunale di Chiavari(h 16:15), lo abbiamo intervistato in quanto doppio ex della contesa.
Andrea Paolucci è cresciuto nelle giovanili del Pescara: le sarebbe piaciuto tornare in biancazzurro, in quante e quali occasioni è stato vicino a farlo?
“ Sono legatissimo all'ambiente in cui sotto l'aspetto calcistico sono nato e cresciuto. Con la maglia biancazzurra ho fatto anche l'esordio in B. Quando ero a Cittadella ci sono stati dei contatti tra il club biancazzurro e il mio agente, ma poi non se ne fece nulla. Tutto nella norma pero, queste sono cose che nella carriera di un giocatore capitano. A prescindere da ciò l'affetto che provo per questi colori non verrà mai meno. Faccio sempre il tifo per il Pescara”
Sta seguendo gli adriatici allenati da Zeman, cosa ne pensa e qual è il calciatore che le piace di più degli abruzzesi?
“Assolutamente si. Le squadre di Zeman sono forti grazie al collettivo e mai per merito esclusivamente dei singoli. Questa è sempre stata la loro forza e sarà così anche in questa circostanza. L'organico è giovane e al suo interno ci sono elementi di grande prospettiva. Non mi piace parlare mai di individualità, ma preferisco sempre esaltare il concetto del collettivo, del gruppo. Il singolo si esalta grazie alla squadra, non l'inverso. Sono convinto che i dannunziani usciranno da questo momento di difficoltà proprio grazie ai concetti che ho appena descritto”
A proposito del boemo: lei è un play classico, quanto le sarebbe piaciuto essere allenato dal mister?
“Certo che mi sarebbe piaciuto essere allenato da lui. Il mister pratica un gioco propositivo in cui i suoi play giocano a calcio, si divertono e devono essere bravi nelle due fasi. Incontrare tecnici del genere molto spesso può fare la differenza in positivo nella carriera di un calciatore”
Cosa sta succedendo all' Entella( sua ex squadra) e come spiega questa mancanza di continuità in termini di risultati da parte dei liguri?
“A Chiavari quest'anno è iniziato un nuovo ciclo, un nuovo progetto fondato perlopiù su giovani di qualità. Perciò questi alti e bassi sono normali, quando si fa un discorso del genere soprattutto in C. Poi quando ti chiami Entella e sei in Lega Pro, è normale che si abbiano ambizioni importanti e di vertice. Chiaramente se l'andamento della squadra non rispecchia i programmi si è in difficoltà. Io dico che però dai momenti difficili si esce tutti insieme, soprattutto calandosi in quella che è la situazione attuale. Sono convinto che i ragazzi di Gallo riescano a recuperare il terreno perduto e che si possano togliere delle soddisfazioni. D'altronde il campionato è ancora lungo e i punti a disposizione sono moltissimi"
Sabato c'è Virtus Entella - Pescara: che partita si aspetta e quale sarà a suo parere la chiave tattica dell'incontro?
“Sicuramente prevedo una partita combattuta in cui si affrontano due compagini importanti che conosco il valore della contesa e sanno che la posta in palio è alta. Penso che a spuntarla sarà la squadra che entrerà in campo con la giusta mentalità. Credo che questa possa essere la chiave del match”
Per chi farà il tifo Andrea Paolucci?
“Che vinca il migliore. I risultati lasciano il tempo che trovano quando si parla di sentimenti. Il Pescara sarà sempre un pezzo di cuore per me, che d'altro canto, sono stato per anni un simbolo dell'Entella. Guarderò la partita da casa e tiferò affinchè sia un match in cui a trionfare sia prima di tutto lo spettacolo”
FOTO VIRTUS ENTELLA
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