Matteassi: "Col Modena primo atto di una lunga battaglia"
❝Mi aspetto una partita bellissima tra due squadre forti e ambiziose che lotteranno fino alla fine per la promozione. Quella di domani sarà solo il primo atto di una lunga battaglia❞. Così, come da post social del club biancazzurro, il d.s. Luca Matteassi, ex di turno, commenta la partitissima di domani sera. A Il Resto del Carlino, poi, lo stesso Matteassi ha rilasciato una lunga e interessante intervista che vi riproponiamo. Eccola:
Direttore, ci pensa ancora a Modena?
"Ci penso, certo. Modena è una piazza bellissima, importante ed esigente, come Pescara d’altronde. Come sapete avevo firmato per due anni, purtroppo l’ho vissuta poco e il progetto si è spento subito, ma ringrazio nuovamente Sghedoni e Cesati per avermi concesso quella possibilità".
Un progetto che andò tutto sommato bene
"Con mister Mignani avevamo fatto un grande lavoro, non lo dico per celebrarmi. E non c’erano i tifosi, il dodicesimo uomo che ci è mancato tanto. Ma gennaio cominciai a capire un po’ tutto, nel senso che vedevo tutte le avversarie rinforzarsi sul mercato e noi, primi in classifica, non potevamo, anzi. Mi sono chiesto: perchè? E poi ho capito. Con tutto il rispetto e l’amore che provo per la famiglia Sghedoni, società incredibile, ma a dicembre mi sarei aspettato maggiori possibilità. Abbiamo fatto il massimo con lo staff e i giocatori".
Poi è arrivato il cambio di proprietà
"Ho conosciuto Matteo Rivetti, ho trovato una persona eccezionale. Modena deve essere orgogliosa della famiglia che ora la guida. E deve essere orgogliosa anche di Sghedoni, per quello che ha fatto e per aver scelto dei successori così. Sono sicuro faranno grandi cose, ma spero di vincere domani sera".
A proposito, partita non banale si prospetta
"Credo sarà bellissima, tra due squadre che ambiscono al vertice e divise da un solo punto. Ma soprattutto due formazioni che giocheranno per vincere"
Cosa ci dobbiamo aspettare dal suo Pescara?
"Abbiamo cambiato quasi tutto, creando un mix tra giovani e meno giovani. Lo sapete, gente che sverna io non la cerco, puntiamo su un gruppo forte, sul collettivo e su gente che sappia lottare per la maglia, l’attaccamento fa sempre la differenza. Voglio sottolineare che nell’ultima partita, del vecchio gruppo, avevamo in campo solo Memushaj. Abbiamo bisogno di trovare certi equilibri, non è immediato quando si cambia mister e modulo, quando li troveremo ci divertiremo.
Anche il Modena ha cambiato tanto
"Sì, ma vedo due realtà differenti. Il Modena un po’ di certezze le aveva dalla scorsa stagione, ha preso un allenatore vincente per la categoria. Deve avere pazienza. Il Pescara viene da una retrocessione con annessa delusione dell’ambiente, ma ha un presidente che ama follemente questa maglia".
Per finire, il campionato è già equilibratissimo. Lei che dice?
"Dopo dieci giornate vedi chi ha un’identità di gioco precisa. Chi ce l’ha, arriverà sicuramente in fondo a giocarsi qualcosa di importante. Per vincere serve anche che gli episodi ti siano a favore, sappiamo tutti quanto sia complicata la Lega Pro".
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