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Qui Verona: Pescara vale più di tre punti....

Scaligeri in crisi

25.04.2019 09:57

A CURA DI CLAUDIO ROSA

È un Verona in evidente difficoltà quello che si appresta ad affrontare all’Adriatico il Pescara. La trasferta in Abruzzo rappresenta ora forse l’ultimissima spiaggia per Grosso, chiamato ad invertire il trend negativo dopo la batosta pesantissima ricevuta col Benevento.

HELLAS, È UN GROSSO PROBLEMA

“Non fa parte di me sollevare allenatori dopo averli scelti e non lo farò nemmeno ora”. Sono arrivate nella giornata di martedì le tante attese parole che hanno, almeno per il momento, riportato la tranquillità in casa Grosso. La frase è stata estrapolata dal comunicato stampa firmato da Maurizio Setti, presidente dell’Hellas Verona che, dopo la sconfitta per 3-0 subita nello scontro diretto col Benevento, ha provato a riportare ordine e calma all’interno dello spogliatoio. Nella nota apparsa sul sito ufficiale del club si parla di obiettivi, e l’unico ancora raggiungibile restano i playoff, unica opzione ancora praticabile per trovare la promozione in Serie A. Eppure, i numeri continuano ad andare contro all’allenatore dei gialloblu: la vittoria manca ormai dall’8 marzo, quando l’Hellas col successo sul Perugia si rilanciò in classifica dando nuove speranze al sogno della promozione diretta. Ed invece, tre pari consecutivi con Ascoli, Cremonese e Brescia, la sconfitta col Palermo e la già citata disfatta contro il Benevento. Le parole di Setti sono come oro colato per Grosso, che mai come adesso aveva sentito la sua panchina scricchiolare così tanto. Il presidente è stato chiaro, ma una terza sconfitta potrebbe cambiare nuovamente le carte in tavola. E nel destino di Grosso c’è il Pescara, proprio quel Pescara che cambiando allenatore nel 2015 a fine campionato sfiorò proprio nei playoff la promozione in A con Oddo…

HELLAS, CERCASI GOL…

La decisione è tanto ovvia quanto necessaria, il Verona andrà in ritiro per preparare al meglio la sfida con il Pescara. E non potrebbe essere altrimenti data l’importanza della posta in palio, con quattro partite rimaste ed una vittoria che latita da più di un mese. Di gran lunga il periodo peggiore vissuto fin qui dalla truppa guidata da Fabio Grosso che, tra i tanti problemi, dovrà in qualche modo trovare una soluzione alla fase offensiva della propria squadra: il gol manca da 210 minuti, ovvero da quella rete del pareggio firmata da Faraoni nel 2-2 col Brescia. Nel mezzo, le due sconfitte contro Palermo e Benevento, entrambe caratterizzate dalla totale impotenza dei veneti nella metà campo avversaria.

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