Lo spareggio dei 40.000 a Bologna, Pavone: «Dissi a Zucchini "Vinciamo noi"»
"Sugli spalti comincia l'avventura, 40.000 saremo a tifar..." Lo storico inno del Pescara nasce da una circostanza storica, quando Bologna, campo neutro, fu teatro dello spareggio promozione contro il Monza. Fu trionfo biancazzurro, il 1 luglio 1979: 2-0 ed immediato ritorno in A. Firmato da Peppino Pavone, proprio l'attuale d.s., su assist di Repetto (il 2-0 fu un'autorete di Giusto al 61'), con il primo gol al 40'. Questa volta non ci saranno quarantamila cuori biancazzurri a battere nel Dall’Ara. Altri tempi, quelli, ed altro calcio questo. E, soprattutto, altre normative a regolare le trasferte. La passione di chi scorterà il Pescara a Bologna, però, sarà la stessa di allora. Peppino Pavone ricorda perfettamente quel giorno. Era sicuro di vincere. E racconta un aneddoto praticamente inedito. «Il sottopasso che unisce campo e spogliatoi a Bologna è lunghissimo», racconta Pavone, «e avvicinandoci al campo mi rivolsi a Zucchini, stupendolo. “Vincenzo, oggi vinciamo”, gli dissi con sicurezza inusuale per me che sono sempre equilibrato nelle esternazioni. Alla sua richiesta di spiegazioni gli risposi: “Loro sono bianchi di paura, noi bianchi per la tensione”. Il Monza era uno squadrone, ma con un pubblico come quello non potevamo fallire. Vincemmo noi perché in questo genere di partite vince chi riesce ad assorbire meglio l’ansia e le pressioni. E sarà così anche martedì. Ci vuole coraggio e fiducia, c'è una partita da giocare, una vera finalissima per noi che abbiamo un solo risultato. Loro possono fare calcoli, ma non sempre è cosa buona...».
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