Lo strano caso di Salvatore Aloi
E' imprescindibile (lo dicono i numeri), ma va a scadenza e non rinnoverà
Adesso è del tutto chiaro: il Pescara non può fare a meno di Salvatore Aloi. Il centrocampista ex Avellino, uno degli uomini più esperti della rosa, si è davvero guadagnato sul campo il titolo di imprescindibile. Lo dicono i fatti: quando lui non gioca, il Delfino va sempre ko. O quasi. Nelle 37 partite di campionato mandate già agli archivi, Aloi è stato assente, per problemi fisici o per scelta tecnica, in 7 circostanze (ha giocato 30 partite, per un totale di 2.141 minuti conditi da 2 gol e 1 assist) e solo una volta senza di lui il Pescara ha vinto. Era la terza giornata, il 16 settembre, ed il Delfino riuscì a battere al fotofinish l'Arezzo all'Adriatico per 3-2 dopo che aveva dilapidato un doppio vantaggio. Nelle altre 6 partite senza il tuttofare del centrocampo, che era già diventato essenziale in era Zeman tanto da centrale quanto da mezzala, il Pescara ha collezionato solo un pareggio (con la Fermana un casa un girone fa) e ben 5 sconfitte. Limitandoci al solo girone di ritorno, sono state 4 le partite con Aloi fuori ed il Pescara è sempre rimasto a bocca asciutta (nel computo totale c'è da inserire anche Pescara-Recanatese 2-3 nella prima parte di stagione): con il Perugia (0-1 all'Adriatico il 14 gennaio) e a Gubbio (4-0 il 9 febbraio) era stato convocato ma era rimasto in panchina per tutto il match mentre in casa della Vis Pesaro (4-0 il 18 febbraio, mancava nella circostanza anche il capocannoniere Davide Merola) e domenica scorsa contro l'Ancona era fuori per infortunio. Non può essere quindi un caso che quando manca Aloi il Pescara fatichi anche solo a strappare un punto, soprattutto in un girone di ritorno che ha visto la truppa cadere 10 volte su 18 partite disputate. Per carisma, grinta, corsa e capacità di interdizione è il vero insostituibile del reparto nevralgico. L'anno scorso era ritenuto il centrocampista meno zemaniano del lotto a disposizione, il mercato ha invece detto che è stato l'unico superstite della mediana 2022-23 e la sua presenza si è sempre fatta sentire in mezzo al campo: sempre tra i migliori, anche nelle giornate peggiori del gruppo è stato tra i pochissimi a salvarsi. Eppure va a scadenza a giugno e non sembrano esserci più le condizioni per rinnovare. A 28 anni da compiere a novembre, infatti, è consapevole di essere di fronte all'ultimo contratto davvero importante della sua carriera e al suo indirizzo cantano già sirene proveniente dalla B. Aloi però non pensa all'estate ed è concentrato sul finale di stagione e dopo il forfait di domenica scorsa è pronto a riprendere le redini del centrocampo al Recchioni di Fermo nell'ultimo atto di regular season. Sta smaltendo il fastidio al ginocchio che lo ha tenuto ai box nel Derby dell'Adriatico e nelle Marche sarà nuovamente titolare
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