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Il doppio ex De Patre a PS24: "Emozionante vestire la maglia del Pescara. Su Zeman e l'Ancona..."

Parla in ESCLUSIVA a PS24 l'ex centrocampista biancazzurro che ha giocato anche con l'Ancona

16.12.2023 00:01

Classe 1968, abruzzese doc, ex centrocampista. Tiziano De Patre è un stato un mediano tutto cuore, corsa e polmoni. Ha giocato nel Cagliari, Lecce, Sambenedettese tra le altre. Da rimarcare le esperienze con la maglia del Pescara che ha indossato in due parentesi( stagione1994- 1995 e dal 2000 al 2002) e quella ad Ancona della stagione successiva. Attualmente è allenatore.  Dunque, l'ex trainer del Notaresco è un doppio del derby dell'Adriatico che andrà in scena a Del Conero domenica alle ore 20:45. Noi di Pescarasport24, proprio per questa ragione, lo abbiamo intervistato in ESCLUSIVA

Un flash sulla sua esperienza in biancazzurro…

“Da abruzzese è stata una grandissima emozione vestire la maglia del Pescara. Sono stati anni indimenticabili, ma al tempo stesso difficili perchè caratterizzati da tantissimi infortuni che ho avuto. Il mio rendimento in biancazzurro non è mai stato perciò ad alti livelli, come  invece nelle altre esperienze che ho avuto modo di fare nel corso della carriera calcistica"

Secondo lei, che è stato un ex centrocampista, mister Zeman ha tirato fuori il Delfino dalla crisi trovando la quadra soprattutto in mediana o utilizzando altri accorgimenti: qual è stata la chiave di volta?

“Direi che tutti reparti stanno facendo qualcosa in più, non focalizzerei il discorso solo sulla mediana. Il calcio è un gioco di squadra, quindi il merito va ascritto a tutto l'organico e ovviamente anche allo staff tecnico. Il Pescara ha tanti giovani, tutti di qualità, ma la compagine adriatica avrebbe bisogno di elementi più esperti. Avere continuità con i giovani non è mai facile. Adesso speriamo che la si possa trovare, visto che ormai siamo a metà stagione. Se gli adriatici continuano a giocare come hanno fatto vedere nelle ultime partite credo che possano dare fastidio a chiunque"

Tiziano De Patre ora fa l'allenatore, qual è il calciatore presente nell'organico degli adriatici che le piacerebbe allenare e perchè?

“Delli Carri ha costruito un 'ottima squadra in cui ci sono molti prospetti di valore: Milani, Tunjov, Franchini, Cangiano e Accornero(ma solo per fare qualche nome) sono elementi sicuramente di spessore"

Un giudizio sui biancazzurri e dove può arrivare la squadra allenata dal boemo a suo parere?

“La squadra è ottima ma a mio parere eccessivamente giovane. Penso che i dannunziani possano dire la loro nei playoff e se la società sarà brava a rendere questo organico ancora più competitivo mediante il mercato di gennaio, credo proprio che il Delfino se la possa giocare alla grande durante gli spareggi promozione. Il Cesena a mio pare ha qualcosa in più ed è favorito per la promozione diretta in cadetteria. Poi, mai dire mai, può succedere di tutto. Mancano ancora tantissime partite da qui alla fine. Auguro a mister Zeman di tornare presto in panchina, il mondo del calcio ha ancora tanto bisogno del suo carisma e della sua personalità.  Desidero  esprimergli, mediante voi, tutto il mio affetto e vicinanza in un momento del genere. Forza Mister"

Da ex giocatore dell'Ancona, come spiega questi continui alti e bassi da parte dei dorici?

“Parto da un presupposto: quello di C è un campionato difficile e nel girone B ci sono sicuramente squadre molto più attrezzate rispetto ai dorici. La rosa dell'Ancona è di buon livello, ma se c'è stato un cambio di allenatore di certo ci saranno problemi che però io da esterno non conosco e quindi non posso giudicare. Rispetto allo scorso anno ci sono stati molti cambiamenti. Sono sicuro che però la squadra di Colavitto possa fare qualcosina in più, diciamo che la classifica non rispecchia del tutto il valore dell'organico dei dorici”

Domenica c'è Ancona - Pescara. Che partita si aspetta e quale sarà la chiave tattica della contesa?

L'Ancona dovrà prima di tutto sfruttare il fattore campo. Occorrerà poi che i ragazzi di Colavitto siano concentrati e attenti: scoprirsi troppo significherebbe favorire il gioco del Pescara che in campo aperto è micidiale. Meglio restare compatti e magari sfruttare le ripartenze in contropiede. Se i biancazzurri giocheranno come sanno, credo che però non avranno grossi problemi a portare a casa il match"

 

 

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