Niente paura, Pescara. Servono i 3 punti
Una gara che vale una finale per il Pescara, per dirla alla Baroni. Pescara – Brescia è partita da non fallire, servono i 3 punti. Continuare la striscia positiva, sfatare una volta per tutte il tabù Adriatico e regalarsi una Pasqua serena sono i motivi – strettamente collegati tra loro – che animano le intenzioni biancazzurre per la sfida del Giovedì Santo. Il Pescara insegue l’8° risultato utile di fila, fondamentale in chiave promozione, dinanzi al Brescia relegato in ultima posizione e nel mirino dei propri tifosi. I padroni di casa non perdono da sette gare (sono reduci da due pareggi consecutivi) dove hanno raccolto tre pari e quattro vittorie; gli ospiti non vincono dal 28 febbraio ed hanno collezionato appena cinque punti nelle ultime nove gare. Il Pescara, con 37 reti segnate, è la formazione più prolifica nei secondi tempi, nella serie B 2014/15 ed affronta all’ ”Adriatico - Cornacchia" il Brescia, una delle 3 compagini che hanno subito più reti nelle riprese: 32, come Varese e Catania, quest'ultime due avversarie tra loro a Masnago. Queste le premesse statistiche del match. Esito già scritto, dunque, tra Pescara e Brescia? Non è possibile dirlo. Tra i biancazzurri, alcuni dubbi di formazione. Bjarnason, rientrato in sede solo ieri, e Sansovini, non al meglio, hanno animato la vigilia ma dovrebbero essere della sfida (in caso contrario spazio a Caprari e Pettinari). Zampano e Zuparic traslocano nuovamente in difesa dopo la gara disputata a centrocampo in quel di La Spezia, con Pucino e Fonasier che tornano in panchina. Nel Brescia, mister Calori - vecchio pallino di Sebastiani che vanta tradizione favorevole all'Adriatico contro il Pescara - ha problemi a centrocampo per le assenze di Quaggiotto e Benali e nel suo 4-3-2-1 accantona inizialmente l'Arone Caracciolo, non al meglio, per affidarsi a Corvia prima punta. Occhio a Sodinha, il funambolo dal fisico non atletico.
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