Reggina, a Pescara c'è...l'ultima spiaggia

Sono partiti in 20 da Reggio insieme al duo in panca Zanin – Gagliardi: in porta l’ex Pigliacelli e Zandrini, in difesa Adejo, Bochniewicz, Di Lorenzo, l’altro ex Frascatore, Ipsa e Lucioni, a centrocampo i diffidati Dall’Olio e Barillà, insieme a Contessa, Foglio, Maicon, Pambou, Sbaffo ed il recuperato Strasser, in attacco David Di Michele (diffidato), Dumitru, Fischnaller, Gerardi. Tutti convocati quindi dal tecnico Zanin, coadiuvato da Gagliardi causa mancanza del patentino per allenare in B, ad eccezione dei giovani Miguel Maza e Adriano Louzada. I reggini, in ritiro in Abruzzo da giovedì 27,  non possono permettersi di perdere ulteriori punti per la corsa al lontano quintultimo posto, ultima piazza disponibile per la salvezza

Il modulo preferito dai due allenatori è il 3-5-2, usato 8 volte sul 10 dal loro subentro in panchina. L’ex tecnico della primavera amaranto Zanin, però, parrebbe optare per 4-1-4-1 a trazione anteriore con l’ex Pigliacelli tra i pali davanti ai terzini Di Lorenzo –Barillà ed ai centrali Adejo -Ipsa, Bochniewicz agirà davanti la difesa mentre Sbaffo, Dall’Oglio, Pambou e Dumitru saranno alle spalle della punta Di Michele. Oltre ai tre diffidati Barillà, Di Michele e Dall’Oglio, anche il centrocampista Sbaffo è ad un passo dalla diffida causa i sei gialli collezionati. Gli amaranto non possono permettersi squalifiche, specie in determinati reparti, per raggiungere la salvezza nella volata finale. 

Pescara – Reggina, tutte le statistiche. Con sei vittorie (2 fuori casa), otto pareggi (3 lontani dal Granillo) e diciassette sconfitte (10 lontane dalle mura amiche), la Reggina è penultima con 26 punti in classifica. I calabresi, con la Juve Stabia, hanno la peggior difesa del campionato con 51 gol subiti ed il secondo peggior attacco con 29 gol fatti, insieme a  Cittadella e Latina. La Reggina vien di notte: sono ben 9 su 29 le reti amaranto negli ultimi 15 minuti di gara. Il bomber dei calabresi è Gerardi con 7 gol. L’uomo più pericoloso però è il numero 10 David Di Michele. L’attaccante ex West Ham segna e fa segnare: 62 conclusioni in porta  (tre in meno dell’ex reggino Ragusa) con sei gol e due assist vincenti in trentuno giornate.

Gli amaranto in media hanno 24’ 30” di possesso palla con 545 palloni giocati a partita e il 59,6% di passaggi riusciti (25’26” il Pescara con 584 palle giocate ed il 63,4% di passaggi riusciti). I calabresi hanno il 40,8% di pericolosità con 8’22” di supremazia territoriale e 11tiri a partita di cui 4 nello specchio. I dannunziani dal canto loro invece hanno 50,5% di pericolosità con 9’44” di supremazia territoriale e 12 conclusioni di cui 5 in porta. L’indice di pericolosità misura la capacità offensiva di una squadra ed è composto da quattro principali variabili valutate in maniera oggettiva in funzione del contributo marginale apportato alla probabilità di vittoria e sono: la capacità di mantenere il possesso palla, la capacità di verticalizzare, la capacità di arrivare al tiro e la capacità di creare occasioni da rete.

Sono 35 i precedenti assoluti tra Pescara e Reggina con 8 vittorie per il Delfino (6 in casa), 17 pareggi (5 in Abruzzo) e 10 vittorie amaranto (7 all’Adriatico). La prima sfida risale al lontano 27 maggio 1956, campionato di IV serie: lo spareggio promozione fu vinto dai calabresi che si imposero in Abruzzo per 0-2 con le reti di Ansalone e Leoni. Sette giorni dopo il ritorno finirà a reti bianche con la Reggina promossa in C.