Bovo, il muro biancazzurro: con la A scatta il rinnovo
Con l'esperto centrale 0 gol subiti nelle ultime due partite
Con Cesare Bovo titolare, 0 gol incassati dal Pescara nelle ultime due partite (entrambe in trasfreta). C'è un nesso di causalità o di casualità nella circostanza? Il campo darà il suo ineluttabile verdetto, ma non si può tacere la circostanza. Il Pescara, fino al suo debutto da titolare, aveva un passo da retrocessione con riferimento al numero di reti incassate (12 gol in 5 partite, media di 2,4 a partita), con Cesarone al centro della retroguardia - in tandem con l'altro senatore Andrea Coda -,ora sono 12 in 7 partite, media decisamente migliorata poichè scesa quasi a 1,7.
La lunga estate lo aveva messo al centro del mercato, più per i rumors che per la volontà sua di andare via. In tanti hanno sondato il terreno, ma Bovo non aveva intenzione di andare via. E ha rispedito al mittente ogni abboccamento, anche se non sembrava far parte del progetto iniziale di Zeman. Ma uno come lui in B fa la differenza. Ed il Pescara ha bisogno di leader carismatici come lui, non solo in difesa. La storia di Bovo e del Pescara parte da lontano: più volte cercato invano in passato (la più concreta nel 2,12, con il Pescara in A e Delli Carri ds), è finalmente sbarcato in riva all'Adriatico nello scorso gennaio. Ma non ha potuto fornire il suo aiuto alla squadra, se non a giochi fatti nel finale di campionato, a causa di un fastidioso e lungo infortunio. Doveva essere il perno delle speranze di Oddo, è stato fuori troppo a lungo.
E adesso vuole rifarsi. E pensa di restare a Pescara: la scadenza del suo contratto è fissata al prossimo giugno, ma c’è un’opzione automatica per il rinnovo in caso di promozione. Ed ecco un motivo in più per provare ad anadare in A...
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