3 luglio 1977: 40 anni fa la prima promozione in Serie A del Pescara

3 luglio 1977: la data è scolpita con caratteri d'oro nei cuori dei tifosi del Pescara. La stagione 1976-77 è destinata a rimanere imperitura nei cuori e nelle menti dei supporters biancazzurri: per la prima volta nella sua storia il Pescara Calcio approda in serie A. Vinse gli spareggi promozione con lo storico esodo che ha vergato una pagina del romanzo calcistico italiano. 

Il presidente era Armando Caldora, la panchina era affidata a Giancarlo Cadè, ed in campo gli eori biancazzurri avevano i nomi di  Motta, Andreuzza, Zucchini e Galbiati, Nobili e Orazi, solo per citare alcuni. Il Pescara che conquistò la prima promozione in serie A potè contare su un centrocampo di assoluto spessore: Zucchini forza e carisma, Nobili eleganza e genio, Orazi classe e imprevedibilità, Repetto corsa e disciplina.

A giocarsi la promozione, Pescara, Cagliari ed Atalanta tutte giunte a quota 49 punti. La promozione del Pescara nella massima serie, che allora era a 16 squadre con sole tre promozioni dalla B, fu un evento talmente sorprendente da scatenare anche commenti retorici sul tipo “è nata una stella”. Il Vicenza di Paolo Rossi arrivò primo, giusto un filino davanti a Pescara, Atalanta e Cagliari. Regolamento alla mano, il Vicenza fu subito promosso, mentre le tre seconde classificate si trovarono costrette a spareggiare perché c’erano solo due posti a disposizione. Pescara e Cagliari, a Terni, inaugurarono la serie: 0-0. Poi, l’Atalanta sconfisse 2-1 gli isolani. Nel terzo confronto, a Bologna, il Pescara e l’Atalanta quasi mimarono la partita, condizionati dall’opportunità di essere promossi senza colpo ferire. Vennero registrati solo qualche acuto dei biancazzurri e l’espulsione dell’atalantino Tavola. Finì in pareggio (0-0), come da pronostico, e le due squadre raggiunsero il Vicenza.

A Pescara e in Abruzzo, da sempre periferia, si scatenò il finimondo. I pescaresi, come gli altri abruzzesi, si innamorarono piano piano di una squadra messa su senza squilli di tromba, partita in surplace, ma capace di perentorie accelerazioni. Tutto L'Abruzzo scese in piazza per festeggiare la storica impresa, furono giorni di euforia e di grande entusiasmo. 3 luglio 1977, una data che fece la storia. Una pagina scritta con inchiostro azzurro su una pagina bianca su un romanzo d'amore chiamato "Pescara Calcio"

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