Prima squadra

Repetto - Pescara di nuovo insieme: i dettagli

Sta per consumarsi il clamoroso ritorno, graditissimo alla piazza

06.03.2018 07:08

Alzi la mano chi si aspettava che Giorgio Repetto potesse realmente tornare a Pescara da dirigente. Sembrava fantacalcio, sarà realtà. Fonti del club confermano (l'ex d.g. è invece irreperibile al telefono): Giorgio Repetto tornerà in biancazzurro. 

La fumata bianca potrebbe arrivare a strettissimo giro, i contatti sono già in atto e per suggellare il nuovo matrimonio bisogna solo attendere che Repetto rescinda il contratto ancora in essere con il Teramo. Roba di ore. Ma conoscendo gli ottimi rapporti tra Sebastiani e Campitelli non ci saranno problemi e Repetto tornerà in biancazzurro dopo la traumatica separazione del maggio 2016, quando alla vigilia dell’ultima gara della regular season contro il Latina venne esautorato.

Vero talent scout, nel corso della sua esperienza dirigenziale a Pescara è riuscito a coniugare l’aspetto tecnico a quello finanziario, portando in riva all’Adriatico giocatori di spessore che poi hanno garantito plusvalenze pesantissime (Federico Melchiorri, Gianluca Lapadula e Lucas Torreira, ma anche affari doc come Zampano e Benali). Il ritorno di Repetto pone fine anche ad una ridda di voci che nelle ultime settimane stavano diventando insistenti e che volevano uno tra Angelozzi,  Antonelli o Bocchetti ad affiancare nell’immediato futuro il confermato Luca Leone. Repetto ricoprirà il ruolo di responsabile dell’area tecnica, facendo da collante tra spogliatoio e società e darà una mano sul mercato.

Il ritorno di Repetto colma il vuoto apertosi con le dimissioni presentate da Peppino Pavone e contestualmente accettate dal presidente Daniele Sebastiani, che ha apprezzato la presa di responsabilità del d.s. ed il passo indietro compiuto nella giornata di domenica. L’ormai ex direttore aveva fortemente voluto il ritorno di Zeman un anno fa ed il naufragio del progetto legato al boemo ha portato alla scelta di lasciare. L’esperienza di Pavone era ormai comunque giunta al capolinea e a giugno, alla naturale scadenza del vincolo contrattuale, le strade si sarebbero separate. Sono stati solo accelerati i tempi.

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